Il format
Ciascun episodio di Wonder Stories durava 6-7 minuti, ed era pensato come un “contenitore” per il film in onda. L’episodio si apriva sempre con il trailer originale del film, appositamente sottotitolato in italiano, a cui seguiva la prima parte del programma in cui il film veniva inquadrato dal punto di vista storico e ne raccontavamo la genesi e la produzione, senza addentrarci nei dettagli della trama. Quindi andava in onda il primo tempo del film. Nell’interruzione pubblicitaria a metà film riprendeva il programma con un aneddoto o, quando riuscivamo a trovarlo, un blooper, un errore presente nella pellicola. Il programma si interrompeva poi con un quiz a risposta multipla, la cui risposta corretta veniva rivelata dopo il break pubblicitario vero e proprio. Quindi veniva trasmesso il secondo tempo del film. Dopo il film andava in onda l’ultima parte di Wonder Stories, in genere la più corposa, con informazioni sul dietro le quinte.
Malgrado si trattasse di un formato breve, per ogni film facevamo moltissime ricerche. In un’epoca in cui YouTube era ancora agli albori, spesso acquistavamo il DVD originale del film solo per recuperarne il trailer. Cercavamo ovunque materiali che potessero essere interessanti e rari per arricchire visivamente gli episodi: abbiamo riversato contenuti extra da VHS, DVD, Laser Disc. Abbiamo recuperato vecchie registrazioni televisive solo per poter mostrare il cartello italiano del titolo del film, in genere assente dal master internazionale utilizzato da Jimmy per la messa in onda. Analogamente, ci prodigavamo sempre per recuperare la locandina italiana. Non di rado scansionavamo immagini da libri e riviste, proprio per poter mostrare qualche rara foto di backstage. In caso di clip video provenienti da film o serie TV diverse da quelle che mandava in onda Jimmy, contattavamo i relativi distributori per chiedere l’autorizzazione per poterle utilizzare (non sempre con successo devo dire). Ricordo ancora con orgoglio quando riuscimmo a ottenere il permesso dalla BBC per mostrare alcune clip del serial originale di Quatermass and the Pit del 1958 (di cui avevamo acquistato i DVD inglesi), in occasione dello speciale dedicato a L’astronave degli esseri perduti (Quatermass and the Pit, 1967).
Le interviste
Il format del programma non prevedeva l’utilizzo di interviste come contributi, tuttavia decidemmo di fare un’eccezione qualora ci fosse stata la possibilità di intervistare qualcuno direttamente coinvolto nella lavorazione del film. Essendo la maggior parte dei film trasmessi di provenienza americana, ci furono solo poche occasioni: per Piraña paura (Piranha Part Two: The Spawning, 1981) raggiugemmo e intervistammo nel suo ufficio di Roma il produttore di origini greche Ovidio G. Assonitis, che diresse anche parte del film dopo aver licenziato l’allora esordiente James Cameroon. Mentre per l’episodio dedicato a Nightmare – Dal profondo della notte (A Nightmare on Elm Street, 1984), intervistammo Robert Englund / Freddy Krueger in persona, che per una fortuita coincidenza in quel periodo si trovava a Roma per la pre-produzione del suo film mai realizzato The Vij.
L’intervista più ambiziosa però fu senza dubbio quella realizzata per la messa in onda della “Quadrilogia Gamma Uno” di Antonio Margheriti, ovvero i quattro film italiani di fantascienza girati quasi in contemporanea I criminali della galassia, I diafanoidi vengono da Marte, Il pianeta errante e La morte viene dal pianeta Aytin. Per l’occasione infatti facemmo una lunga intervista al figlio di Margheriti, Edoardo Margheriti, anch’egli regista, e la girammo negli Studios, ovvero gli ex studi De Paolis, nei quali Antonio Margheriti aveva originariamente girato i suoi film. Intervistammo anche Ruggero Deodato, famoso per i suoi cannibal horror, ma che nella Quadrilogia Gamma Uno aveva ricoperto il ruolo di regista della seconda unità.