Guida agli episodi del Prigioniero
La serie è stata prodotta dal 1967 al 1968. L’ordine riportato segue quello ritenuto più vicino alle intenzioni originali di Patrick McGoohan. Occorre notare che la versione italiana dei titoli è solo una delle due esistenti ed è quella utilizzata sul circuito delle emittenti locali.
1. Arrival / L’arrivo
2. The Chimes of Big Ben / I rintocchi del Big Ben
3. A. B. and C. / A, B & C
4. Free for All / La campagna elettorale
5. The Schizoid Man / Il sosia
6. The General / Il generale
7. Many Happy Returns / Il ritorno del figlio prodigo –
8. Dance of the Dead / La danza dei morti
9. Do Not Forsake Me Oh My Darling / Una mente per due corpi
10. It’s Your Funeral / L’attentatore
11. Checkmate / Scacco matto
12. Living in Harmony / Lo straniero
13. A Change of Mind / Cambiamento di personalità
14. Hammer into Anvil / L’incudine e il martello
15. The Girl Who Was Death / La figlia dello scienziato pazzo
16. Once Upon a Time / C’era una volta
17. Fall Out / La rivolta
Per Il prigioniero McGoohan aveva inizialmente progettato una mini serie di sole 7 puntate. Di seguito indichiamo i titoli degli episodi (nell’ordine pensato da McGoohan) che avrebbero dovuto costituire la mini serie: 1. Arrival, 2. Free for All, 3. Dance of the Dead, 4. A Change of Mind, 5. The Chimes of Big Ben, 6. Once Upon a Time, 7. Fall Out. L’ultimo episodio in realtà si sarebbe dovuto intitolare Conclusion.
Sigle italiane
Il prigioniero fu trasmesso in Italia per la prima volta dalla RAI suddiviso in due blocchi, per ciascuno dei quali fu realizzato un doppiaggio con voci differenti rispetto all’altro. Successivamente la serie fu doppiata nuovamente per intero quando andò in onda sul circuito delle emittenti locali.
Il Prigioniero – Sigla italiana primo doppiaggio RAI
Il Prigioniero – Sigla italiana secondo doppiaggio RAI
Il Prigioniero – Sigla italiana doppiaggio emittenti locali
Confronto tra i diversi doppiaggi
È curioso notare il fatto che per le sigle internazionali la produzione inglese avesse approntato degli appositi filmati con la scritta “Resigned” tradotta in varie lingue, tra cui anche in italiano (come “Le dimissioni”).
Tuttavia nessuna delle sigle italiane ha poi utilizzato questo materiale.