Ho intervistato Giulio Giorgetti che ha da poco pubblicato il suo romanzo Immortal1 – Spie di fiducia, un fanta-thriller ambientato in un futuro molto prossimo. Qui potete leggere la mia recensione del romanzo.

Giulio, tu hai già pubblicato diversi libri, tutti a carattere saggistico. Cosa ti ha spinto ora a voler scrivere un romanzo?

Si Immortal1 è il mio quarto libro, ma il mio primo romanzo. Il motivo principale per cui ho scritto questo thriller è perché vorrei creare una serie tv e tutte le ultime produzioni sono partite da libri di successo. Allo stesso tempo è per me un’avventura nuova e mi permette, tramite un’altra forma, di allargare a un pubblico più ampio alcuni concetti che ho espresso nel mio saggio Rivoluzione Digitale Italiana.

Il tuo romanzo, tra le altre cose, evidenzia la potenza dei dati informatici e i rischi connessi a un loro errato utilizzo. Come pensi questi stiano influenzando la nostra società? Credi sia possibile che una società privata che detiene tanto potere ne possa fare un utilizzo morale?

Concentrare il potere nelle mani di poche multinazionali e di pochi decisori è sicuramente un rischio per la libertà dei cittadini. Già oggi esistono realtà che possono sapere qualsiasi cosa sul nostro conto e il problema va ben oltre la tematica della riservatezza dei dati. Basti pensare agli italiani. Utilizzano per il 99,9% strumenti informatici di società straniere, questo crea un danno economico all’Italia oltre a mettere a repentaglio la sicurezza nazionale. Di fatto ci sono governi stranieri che sanno tutto ciò che scrivono i nostri politici nei software prodotti dalle loro aziende. Questo mette l’Italia sempre alle dipendenze di altri stati.

La tua è una storia corale, con numerosi personaggi anche molto diversi tra loro. Come hai creato questo “cast”? Ti sei ispirato a persone/situazioni del tuo vissuto?

Ho pensato subito al progetto come una storia corale, con diversi personaggi e diverse sensibilità proprio perché ho pensato ad Immortal1 – Spie di Fiducia come la prima stagione di una serie tv. Ci sono molte storie che si intrecciano e ogni personaggio è frutto di fantasia, mentre le situazioni sono spesso storie che ho vissuto personalmente, anche quelle che possono sembrare più assurde.

Nel tuo romanzo parli di un chip antropologico, un dispositivo che è in grado di interfacciarsi direttamente con il nostro corpo, non dissimile dai recenti esperimenti annunciati da Neuralink. Quali pensi che siano le potenzialità e i pericoli di questo genere di tecnologie?

Sì, il destino vuole che io abbia pubblicato il libro che parla del chip antropologico e qualche tempo dopo è uscito l’annuncio di Elon Musk e Neuralink, dove sembra ci sia stato il primo chip impiantato in un cervello umano. Nel mio romanzo cerco di far capire che la tecnologia se non è guidata nella giusta maniera può essere un danno. Dobbiamo stare molto attenti a quello che succederà nei prossimi anni perché se introduciamo il chip antropologico e facciamo un uso scorretto dell’intelligenza artificiale, l’essere umano rischia gravissime conseguenze. 

Un altro tema portante del tuo romanzo è appunto quello dell’Intelligenza Artificiale: quali sono le tue previsioni sullo sviluppo di questa tecnologia? Siamo di fronte a una svolta epocale per la nostra società?

Sì, l’Intelligenza Artificiale può essere molto pericolosa se non ben controllata. Se uniamo Intelligenza Artificiale, che è l’aspetto software, ai droni, che rappresentano l’elemento fisico, potremo arrivare realmente a una sorta di nuova razza. Si dice che le macchine sono create dall’uomo e che non ci sono rischi. Ecco, questo è sbagliato pensarlo, poiché un programmatore potrebbe programmare la macchina per creare copie di se stessa con altri elementi. Queste copie e potrebbero non essere più controllate dall’essere umano. Quindi in pratica, o per una cattiva gestione del codice, o per atti terroristici, potrebbero essere create delle macchine capaci di creare danno all’uomo. Quello che può accadere in futuro è di vedere dei veri e propri robot senzienti. Si tratta solo di questione di tempo ed è per questo che dobbiamo stare subito attenti.

Anticipo una domanda che certamente si porrà qualsiasi lettore una volta completato il libro. Quando uscirà il seguito di Immortal1?

La risposta sul mercato di Immortal1 – Spie di Fiducia è stata subito ottima, ma voglio ancora aspettare di vedere come si evolverà nei prossimi mesi. Sono già in molti a chiedermi il seguito, ma prima di fare questo passo voglio che la voce dei lettori si faccia sentire ancor più forte. Dopotutto questo è stato il mio primo romanzo e prima di scrivere il sequel voglio essere sicuro. Le idee già sono nella mia mente, devi avere solo la giusta motivazione.

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